Dita del piede a martello

I problemi alle dita del piede sono sempre all’ordine del giorno. Ne esistono di diversi tipi e dovuti a differenti fattori, ma quello più comune è senza dubbio l’alluce valgo, una particolare deformazione del piede che potrebbe generare patologie più complesse come ad esempio borsite o addirittura ulcerazioni locali. 

Cos’è l’alluce valgo?

L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede, che appare deviato lateralmente verso le altre dita. Questo a sua volta genera una sporgenza mediale del primo osso metatarsale che si traduce in una sporgenza laterale sul piede. È un particolare tipo di problema che interessa principalmente le dita del piede e che di solito comporta una progressiva infiammazione e degenerazione dei tessuti molli che possono sfociare come detto in precedenza in borsite o ulcerazioni locali. Si pensa che la causa principale dell’insorgere di questi problemi sia dovuta all’uso di calzature improprie, anche se si è poi trovata una correlazione con altre patologie quali sindrome pronatoria (conosciuta con il nome di piede piatto), deficit neurologici periferici e malattie sistemiche. 
Ma vediamo quali sono i rimedi per prevenire l’insorgere di questa patologia.

Trattamento conservativo piede a martello

Soprattutto nelle prime fasi dell’insorgere del problema, quando il paziente si presenta asintomatico e non si riscontrano particolari sporgenze nel piede, è possibile effettuare un trattamento conservativo delle dita del piede a martello. Il primo passo in questo senso è senza dubbio l’uso di calzature comode che non creino attrito a livello della così chiamata “cipolla”. 
Nei casi di deformità lieve, invece, è sufficiente compensare l’appoggio con un plantare, oppure modificando le proprie calzature per renderle il meno restringenti possibile.
Spesso, soprattutto per i casi di deformità progressiva, il plantare non è sufficiente a compensare l’alterazione durante l’appoggio. Quando ciò si verifica, è importante effettuare una seconda visita specialistica per accertarsi che non siano cambiate le condizioni del piede che potrebbero sfociare in problemi ben più gravi. In questi casi la terapia indicata è solo e soltanto quella chirurgica.